La famiglia
Giorgio gaber
Io, voglio dire, io e te. Noi due chiusi, protetti nel nostro rifugio, nella nostra tana.
- E quelli fuori?
- Niente, quelli fuori non ci interessano. Noi, solo noi, i più puliti, i più uniti, i migliori.
- No ma guarda che anche a noi è successo...
- Silenzio! Che resti fra di noi, zitti! Noi lottiamo, resistiamo, avvinghiati disperatamente l'uno all'altra, attaccati come mignotte.
- Scusa, io dovrei andare un attimo...
- Vengo anch'io!
- Allora non ci vado.
- Giusto!
Qui, fermi, seduti sulle nostre due comode poltrone.
- E quelli fuori?
- Niente, quelli fuori non ci interessano. Noi, solo noi, i più puliti, i più uniti, i migliori.
- No ma guarda che anche a noi è successo...
- Silenzio! Che resti fra di noi, zitti! Noi lottiamo, resistiamo, avvinghiati disperatamente l'uno all'altra, attaccati come mignotte.
- Scusa, io dovrei andare un attimo...
- Vengo anch'io!
- Allora non ci vado.
- Giusto!
Qui, fermi, seduti sulle nostre due comode poltrone.
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