Paolo vallesi

La nave dei folli

Paolo vallesi
Li vedo camminare lenti
interminabili corsie
o ciondolare sonnolenti
a bocca aperta per le vie
sbarre di vetro alle finestre
e in fondo all'anima chissà
che solitudine terrestre
che abissi di fragilità.
Li vedo senza le catene
né cuffie per l'elettroshock
con i calmanti nelle vene
li vedo come in un Van Gogh
parlano e ridono da soli
e in questa nave di follia
fanno le vele coi lenzuoli
e rotta per la lontanissima Utopia.

Senza passato né futuro
li vedo sbandano qua e là
è un pipistrello il mare oscuro
che insegue l'anima a zig-zag
li sento urlare disperati
come sirene in agonia
come bambini abbandonati
per sempre in questa galleria
li vedo piangere all'aperto
ma non sapranno mai perché
intorno è solo un gran deserto
né come mai per loro amore non ce n'è.

Ci fosse un Dio
nell'infinito
lui lo vorrebbe
accanto a se
questo suo popolo
smarrito
e forse un Dio
per loro c'è.

Li vedo in giro sono tanti
diversi e uguali a tutti noi
quando è un inferno andare avanti
quando ti perdi… e accade a tutti
prima o poi.

Ci fosse un Dio
nell'infinito
lui lo vorrebbe
accanto a se
questo suo popolo
smarrito
e forse un Dio
per loro c'è
ci fosse un Dio
nell'infinito
ci fosse un Dio
nell'infinito
ci fosse un Dio…

Encontrou algum erro na letra? Por favor envie uma correção clicando aqui!