Fabio concato

Festa nera

Fabio concato
Festa nera,
ci sono bimbi, donne, uomini intorno al fuoco
un vecchio parla,
lo ascoltano in silenzio affascinati,
non c'è un rumore
non capisco molto
ma c'è il mio amico Zarby che mi traduce e mi offre da bere,
preparano le danze
fra un po' tutta questa strana gente prenderà fuoco.

Dal cerchio si alza
un bambino e comincia a danzare,
suono di tamburi rimbalza
sopra la montagna poi lo senti ritornare
Zarby beve,
vero antico richiamo e comincia a ballare
io da solo
finalmente capisco cos'è la comunità.

Giovane donna,
non vuoi che stia da solo
e mi offri un po' del tuo mangiare,
al viso che fai io non sono abituato,
lo so non pensi a niente
ma io forse sono già innamorato
vengo da Milano
e là le donne sono tanto tanto diverse
non dico sian peggiori
ma non vivono sul mare e dentro le foreste.

Ballando tutti intorno al fuoco,
son sudati, sono lucidi, sembra facciano l'amore
la donna si alza, prende altra carne
dà un bacio al suo compagno
poi ritorna a farmi compagnia
sono disorientato, la donna l'ha capito
s'avvicina piano e mi dà un bacio
fingo sia tutto normale
ma son scemo perché a loro non importa e non fa male

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